Mara Carfagna, discriminata perché bella

mara_carfagnaMara Carfagna le ha provate davvero tutte per diventare un personaggio, gettandosi prima sulla via della tv, con tanto di pose e foto sexy, per poi darsi alla politica, una volta che si è resa conto di avere anche una certa testa.

Più che testa, ‘bocca’, direbbe la Guzzanti, che ha pubblicamente sputtanato (ops, scusate il termine) la signorina, accusandola di aver usato l’arma del sesso orale per ottenere la posizione che occupa (Ministro delle Pari Opportunità).

Del resto l’equazione bella donna = bella testa suscita sempre qualche perplessità ed è facile cadere nel retorico e nelle becere insinuazioni. Ma l’interessata non ci sta e ancora una volta lamenta di essere stata discriminata proprio a causa della prorompenza fisica:

Anche io professionalmente sono stata discriminata. In quanto donna, giovane e bella e quindi ritenuta inadatta a certi ruoli di potere e di responsabilità. I pregiudizi sono duri a morire.

Veramente i dubbi sono sorti ‘dopo’ la nomina a ministro, ma fa niente cara Mara, proseguiamo con l’intervista rilasciata a Chi a margine della Conferenza internazionale contro la violenza sulle donne, durante la quale il ministro ha affrontato un tema a lei parecchio caro

la battaglia primaria in difesa delle donne e delle mamme lavoratrici

perché chi fa un figlio in Italia

è un benefattore della società e della comunità.

E allora lei cosa aspetta a metter su famiglia?

Un bambino? Non sarebbe un problema, anzi. Ho dei genitori giovani desiderosi di diventare nonni e poi stiamo ingrandendo l’asilo della presidenza del Consiglio. Il mio fidanzato? Ha già 43 anni ed è un ottimo baby sitter, ma come tutti gli uomini, tende a rimandare la data delle nozze. Che spero siano tra breve.

Dai Marco (Mezzaroma) fai questo sforzo e rendila felice: la signorina ha voglia di contribuire alla crescita demografica del Paese (almeno quanta ne abbiamo noi di togliercela dalle scatole per un po’).

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