Le foto segrete di Berlusconi a Villa Certosa

Le elezioni europee sono alle porte, ma invece di parlare di programmi e candidati, ci tocca occuparci ancora del caso Berlusconi–Noemi (non che ci dispiaccia, intendiamoci). A dire il vero, stavolta la giovane aspirante ballerina-presentatrice-attrice-velina o vai a capire cos’altro c’entra relativamente, ma è comunque il suo nome ad aver causato il putiferio ed è logico quindi che ogni occasione è buona per nominarla.

E allora di cosa ci occupiamo? Delle famose foto scattate a Villa Certosa, residenza del Premier in Costa Smeralda, dove Noemi ed altre decine di ragazzine hanno avuto il piacere di soggiornare in occasione dello scorso Capodanno.

Finora nessuno aveva avuto l’onore di visionare gli scatti se non il proprietario del rullino Antonello Zappadu, i responsabili della rivista Panorama, ai quali è stato proposto di acquistare le immagini, ed il garante della privacy che ne ha impedito la pubblicazione su richiesta di Silvio Berlusconi. Ma il buon Zappadu non poteva certo rinunciare al suo scoop ed ai soldi che ne derivano ed ha pensato bene di vendere il prodotto all’estero, con nostra grande gioia, visto che ora possiamo ammirare da vicino i segreti di Villa Certosa. grazie a El Pais

Ma cosa c’è di tanto scandaloso negli scatti del reporter sardo? Nulla che non sapessimo già o che non potessimo immaginare. In un paio di immagini si scorge il Premier che si intrattiene con delle signorine (o signore); in un’altra c’è un tizio con l’uccello al vento (Zappadu dirà che si tratta dell’ex primo ministro ceco Mirek Topolanek, il cui nome  sa molto di fumetto porno); in un’altra ancora si scorgono delle ragazze in topless intente a godersi il sole sugli scogli. Tutti i volti dei protagonisti sono stati resi irriconoscibili, tranne quello di Berlusconi, che comunque nelle immagini appare sempre vestito.

Insomma, se eravate curiosi di sapere cosa contenesse quel famoso rullino, ora potete rifarvi gli occhi. A voi la gallery dopo il salto, nella speranza di non avere noie col garante della privacy.