Prendete il prossimo numero di GQ, aggiungetevi un intervistatore insolito come Jovanotti e una ‘preda’ che risponde al nome di Lapo Elkann. Agitate il tutto e godetevi l’intervista a una rockstar senza la musica, come Lorenzo ha definito l’erede della famiglia Agnelli. Ebbene sì, Lapo parla e straparla, ironizzando su un suo eventuale impegno in politica…
Farei politica solo se facessimo un partito nuovo io te, e Valentino Rossi.
… e spiegando il suo tatuaggio sul braccio che ritrae la Stella di David.
Voglio essere ebreo. Io sono ebreo per parte di padre, quindi per la tradizione giudaica devo fare un percorso di conversione che ho appena cominciato. Quando ho avuto delle difficoltà, alcuni rabbini mi hanno aiutato senza addossarmi sensi di colpa, ed è stato un vero aiuto.
Poi, ecco il Lapo che non t’aspetti. Quello che ammette di voler diventare padre un giorno, ma ad alcune condizioni.
Avrò un figlio solo quando sarò sicuro di poter essere un buon padre, non uno di quei padri che hanno carriere pazzesche e costruiscono imperi però non si sanno far amare dai loro figli e finiscono per sbagliare tutto.
Gli errori lasciamoli al passato, giusto Lapo?