Goran Todic: vi racconto Veronica Lario (seconda parte)

Continuiamo a parlare del lungo memoriale apparso su Novella 2000 di Goran Todic, bodyguard di Veronica Lario dal 2007 al 2009. E le indiscrezioni sulla vita privata della ex signora del premier si sprecano.

Lei si entusiasma, poi perde interesse. È una curiosa, una che se le salta l’uzzolo vuole provare tutto. Faccio un esempio. Una sera a cena è venuta la sua più cara amica, una grande imprenditrice sempre in giro per il mondo. Questa signora era insieme al suo compagno che a fine cena ha acceso un sigaro, ed ecco che la Signora, che non fuma, se ne è fatta offrire uno. Dopo, però, non l’ho più vista con un sigaro fra le labbra.

Una Veronica dunque imprevedibile.

In villa sono di casa tre istruttrici: una di yoga, una di pilates e una di nuoto. A volte è lei ad andare negli studi di pilates e yoga, ma io le ho manifestato la mia disapprovazione, perché queste persone si fanno la pubblicità con il suo nome. Nei fine settimana la Signora resta sola e talvolta gioca alla Wii. Io ho provato a scuoterla e, pensando che condividesse con me la passione per l’arte, le ho regalato dei libri, Casa di Bambole di Ibsen dapprima. Pensavo che uno scritto che sembra ricalcare la sua vita potesse spingerla a un commento, a una riflessione. Invece nulla.

E quanto ai rapporti burrascosi con Berlusconi?

So che un giorno il Dottore si presentò a Macherio e Veronica diede ordine di non aprirgli perché era arrivato senza preavviso. Lo lasciò fuori dal cancello e lui dovette fare dietrofront.

Una cosa è certa.

Non ho mai visto la Signora piangere, però ci sono stati momenti in cui appariva decisamente turbata. Del mio ultimo periodo ricordo le continue telefonate in entrata e in uscita. E la signora ancora più sola e chiusa in casa. Poche visite riservatissime e sorvegliate dalla sua segretaria Paola, qualche passeggiata nel Parco con un signore che mi hanno detto si occupa di teatro e musica.

Anche i ricchi piangono…

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