Gregoraci: mio figlio non è più sereno

La situazione è complessa, davvero complessa. Ma andiamo con ordine. Ricordate? Qualche giorno fa la coppia Elisabetta GregoraciFlavio Briatore, con tanto di pargolo di appena due mesi, è stata sfrattata dal lussuoso yatch Force Blue per ragioni di carattere fiscale imputabili a lui.

Da qui, una serie di traumi provati da mamma Elisabetta, completamente sconvolta al blitz della Guardia di Finanza.

Un’esperienza terribile. Lo yacht circondato dai gommoni a sirene spianate. ‘Cosa sta succedendo?’ ho pensato. Poi almeno quindici persone in divisa sono salite a bordo e mi hanno detto che la barca era sotto sequestro […] Mi sono messa a piangere, che altro potevo fare? Ho preso al volo due cose per Falco Nathan e sono scesa giù come mi chiedevano di fare. Ho dovuto lasciare la culla, il fasciatoio, le medicine, i prodotti speciali per la pulizia del piccolo. Tutto, insomma. Questa era diventata la sua casa in attesa che finissero la nostra nuova abitazione a Montecarlo, questione di giorni. È stato un trauma per me e per il bambino. E poi ho perso pure il mio latte, e mio figlio si è dovuto abituare in fretta e furia a quello artificiale. Il pediatra me ne ha suggerito uno molto buono, pare il migliore, però nessun latte artificiale sarà mai come quello della mamma.

Ed eccola oggi tornare sull’argomento e, sulle pagine di Diva e Donna, spiegare tutto il suo dolore.

Il nostro bambino è quello che ha risentito di più di questa situazione, di questo brusco cambiamento. Da quando siamo usciti dalla clinica di Nizza dove ho partorito, ha vissuto a bordo dello yacht: ora non è più tranquillo e sereno come prima, sente la mancanza della sua cameretta bianca, dei suoi spazi, che lo hanno protetto fin dai primi giorni.

Ebbè, l’avevano abituato proprio bene il piccolino, eh.

2 commenti

  1. @ lillayellow</b
    beh povero piccolino, appena uscito dalla CLINICA di nizza, non ha fatto in tempo ad ambientarsi alla dura vita da YATCH che già gli tocca trasferirsi in VILLA a Montecarlo
    che vita dura e ingiusta ……………….
    Ma i bambini nelle favelas allora cosa devono dire???????

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