La vicenda Marrazzo, a Carlo Ripa di Meana, fa un baffo. Forse pure due, visto che Carlo può vantarsi di essere tra i primi ad aver vissuto, tanti anni fa, una storia d’amore con un trans milanese, Gianna.
In realtà, la vicenda uscì fuori più di un anno fa, ma visto che ora il trans fa moda, perché non riparlarne? DiPiù ha così accolto le sue confidenze.
Appena la vidi, sentii immediatamente una irresistibile attrazione per lei e mi avvicinai. La invitai a salire sulla mia auto e lei accettò. Capii che non era proprio donna dalla nascita da subito, quando si presentò. Eplose fra noi una passione travolgente e a quell’incontro ne seguirono molti altri. Avveniva di sera, quando uscivo dalle riunioni. Raggiungevamo posti isolati e ci abbandonavamo al nostro desiderio. Mi attraeva la sua straordinaria femminilità, portata all’estremo. Io la chiamavo ‘iperdonna’.
Iperdonna sì, ma solo di sera visto che…
Di giorno la mia attrazione per lei veniva meno. Vedevo tutti i particolari che mi ricordavano che non era al 100 per cento una donna: l’ombra della barba rasata sul mento, le mani grandi e forti. Di sera invece splendeva di totale femminilità. Lei si era legata a me, ma anche io mi sentivo soggiogato, schiavo del suo fascino.
Tra i due la passione durò ben quattro anni, poi l’addio.
Capii che ero un uomo che amava le donne.
… Povera Gianna, sedotta e abbandonata.