Berlusconi e il letto di Napoleone: parlano gli esperti

La notizia ve l’avevamo data qualche giorno fa. Silvio Berlusconi pare avesse acquistato un letto a baldacchino appartenuto a Napoleone Bonaparte. E mentre Palazzo Chigi smentiva – te pareva – prontamente il tutto (‘La notizia sull’acquisto di un letto appartenuto a Napoleone è destituita di ogni fondamento’), Novella 2000 ficcava il naso in giro e regalava informazioni più precise circa la vicenda.

A parlarne senza remore, ad esempio, l’antiquaria romana Anna Maria Quattrini:

Trattasi di un letto appartenuto a Napoleone, naturalmente stile impero, con intarsi di bronzo e baldacchino sorretto da colonne sormontate da aquile. Quel letto, sul quale spero abbia fatto sogni d’oro, provocò la nostra prima lite. Berlusconi, infatti, dando ascolto alle parole di un artigiano che avevo incaricato di allargare il letto, mi disse di sospendere i lavori. ‘Se non si riesce a modificarlo, non si preoccupi, lo regalerò a mio figlio’. Comunque ci dormì serenamente, facendoci, spero, sogni d’oro.

Purtroppo l’antiquaria non ha potuto aggiungere altri dettagli, come il prezzo a cui è stato acquistato. Ecco allora i giornalisti di Novella 2000 rivolgersi a degli esperti. In molti hanno chiesto di restare anonimi, tranne una, la coordinatrice del Museo napoleonico di Roma, Giulia Gorgone. Proprio quest’ultima ha raccontato che, di pezzi appartenuti a Bonaporte, sul mercato ne esistono ancora come la sciabola usata nella battaglia di Marengo il 14 giugno del 1800 battuta all’asta per 4,8 milioni di euro. I mobili però, a quanto pare, hanno prezzi inestimabili.

Ma cosa vuoi che siano i soldi per Berlusconi. Pare che in questo periodo stia facendo arredare Villa Gernetto, suo ultimo acquisto – visto che ad Arcore ci sarebbero PierSilvio e la Toffanin, futuri genitori – senza badare a spese. Volete le cifre? Una tenuta costata 75milioni, il ripristino del verde 946mila euro e gli arredi 811mila euro esclusi i pezzi d’antiquariato.

Noi siamo davvero senza parole (e senza soldi, ovviamente).