Non si concede spesso a taccuini e telecamere, ma ogni volta che lo fa le sue parole sono destinate a portarsi dietro uno strascico di polemiche.
Parliamo di Barbara Berlusconi, terza figlia del Premier, primogenita della coppia Lario-Berlusconi, che in questi giorni ha rilasciato una lunga intervista a Vanity Fair, toccando temi politici e personali che faranno parecchio discutere.
Logico che nel corso dell’intervista venga toccato il capitolo-scandali, considerando che il Cavaliere finisce un giorno sì e un altro no in prima pagina per vicende legate ad escort, minorenni, donne che entrano ed escono da Arcore e Palazzo Grazioli:
Sono vicende che mi hanno amareggiato. E faccio fatica a rispondere serenamente. Vorrei che una lettrice provasse a mettersi nei miei panni. È ovvio che non sono d’accordo con un certo tipo di condotta, ma devo anche credere alle verità di mio padre.
E ancora:
Il mio dispiacere a volte diventa più forte perché non credo che Silvio Berlusconi premier meriti certi trattamenti. Ha fatto molto e bene per il Paese, si è speso con passione, con orgoglio, e ha conquistato importanti obiettivi. Ma molto si sarebbe potuto evitare se non avesse trascurato l’idea che tutti siamo vulnerabili. E che certi comportamenti possono rendere le cose inutilmente più fragili. Sarebbe ingiusto se della sua straordinaria vita politica si ricordasse solo questa stagione.
E’ pronta a giustificare suo padre, ma non fa altrettanto con il Ministro Carfagna, attaccato duramente nel corso dell’intervista:
La cosa più grave è che trovi il coraggio di lagnarsi. A volte bisogna avere il pudore di tacere. Se si sente discriminata lei, che dai Telegatti è diventata ministro, la cosa assume dimensioni ancora più grottesche. Vedere certe signorine girare in auto blu non fa bene all’immagine del Paese, perché davvero si fatica a coglierne i meriti.
Chi ha grandi meriti secondo Barbara Berlusconi è invece il sindaco di Firenze, Matteo Renzi:
Mi è sembrata una persona che vuole davvero cambiare le cose. Da lui mi sentirei rappresentata. Credo che ad avvicinarci non siano le idee politiche ma la stessa cultura generazionale.
Peccato che Renzi sia iscritto al Pd, in forza a quella sinistra che papà Silvio combatte strenuamente da tutta la vita. Vuoi vedere che in casa Berlusconi voleranno piatti e posate durante il pranzo di Natale?