Per anni Amanda Lear ha giocato sul mistero del suo essere transgender o meno: solo ieri nel corso di un’intervista a Domenica In ha rivelato, come d’altronde si pensava in moltissimi, che fosse stata lei a dare vita a questa leggenda metropolitana.

E va detto, si è trattato di una mossa davvero azzeccata visto che per molto tempo non si è parlato di altro: il suo essere nata anatomicamente “uomo” si può dire che sia stata fonte di dibattito fino a ieri:

Questa ambiguità mi ha aiutato tantissimo perché si parlava solo di me. Ho fatto tutto io. Per provocazione sono stata io a cavalcare l’onda, con la mia voce particolare in effetti si poteva credere che io fossi un uomo e ci ho giocato molto. Mi serviva pubblicità e l’abbiamo ottenuta. Ancora oggi ne parlano quindi figurati quanto ha funzionato.

E parlando con Mara Venier della sua predilezione per i ragazzi piĂą giovani di lei spiega:

I ragazzi giovani hanno un’ingenuità che mi piace. Preferisco che non siano ricchi perché poi fanno gli splendidi e sono boriosi. Invece un ragazzo normale lo porto al ristorante, posso godermi le piccole cose. Di solito sono gli uomini a venire da me non io ad andare da loro.

Immancabile il ricordo di Salvador Dalì: Amanda Lear fu sua musa per diverso tempo ma per quanto sottolinea di essere stata innamorata di lui, ci tiene a specificare che il loro rapporto sia sempre stato platonico. SarĂ  vero? Poco importa: da Amanda, volendo, qualche bugia l’accettiamo volentieri.

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Ultimo aggiornamento: Dicembre 3, 2018

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