Fare parte del mondo dello spettacolo non significa per forza scendere a compromessi per lavorare. Su questo Alena Seredova, intervistata a Verissimo da Silvia Toffanin, non transige, sottolineando come purtroppo l’ambiente spesso sia “sporco” tanto quanto viene dipinto.
Nel corso della sua chiacchierata con Silvia Toffanin, Alena Seredova, da anni attiva in Italia come presentatrice ed attrice, racconta di come si sia sempre dovuta difendere da particolari avances ed offerte di “scambio” non accettabili sul posto di lavoro. Ha infatti raccontato:
Una volta a un colloquio di lavoro un uomo si è presentato nudo con l’accappatoio. Avevo 17 anni. Gli dissi: “Quando si è rivestito mi chiami”.
L’ex modella ha raccontato di quando aveva iniziato a sfilare, del suo percorso nel mondo della moda ed dei primi provini. E’ insieme a questi che sono arrivate le prime delusioni. Alena ha sottolineato di non essere mai stata sottoposta o aver vissuto “situazioni sgradevoli da arrivare alle molestie, però quella volta dire di no servì: lo scrutatore tenne solo me e un’altra ragazza”.
L’ex moglie di Gigi Buffon non si è risparmiata nemmeno raccontando della separazione dal calciatore:
Sassolini nelle scarpe ne avrei, ma non mi piace sparlare di lui: resta sempre il padre dei miei figli.
Una posizione comprensibile in entrambi i sensi dato che il matrimonio con il calciatore sarebbe finito proprio per via della relazione, poi suggellata da un figlio, con la giornalista Ilaria D’Amico. In questo caso, da persona rispettosa ed intelligente, Alena Seredova non cade né nel mero gossip né nella ricerca di facile clamore mediatico.