Lo scandalo delle escort e tutti i derivati per Silvio Berlusconi ha avuto inizio con Patrizia D’Addario. Di tempo ne è passato ma lei ci tiene ancora a far parlare di sé, non in qualità di escort ma perché ora si impegna nel campo della beneficenza.
Dalle serate a luci rosse a Palazzo Grazioli, Patrizia D’Addario ha deciso di dedicarsi a tutt’altra attività, raccogliendo soldi per i più sfortunati, lo ha spiegato lei stessa in qualità di testimonial di Aiti, l’Associazione italiana tutela dell’infanzia.
Non sarei sopravvissuta a quello che mi è successo: ora il sorriso di questi bambini mi dà la forza di andare avanti. Quando portiamo loro giocattoli o indumenti leggo la felicità sui quei visi, e questo mi trasmette gioia. Non potrei più fare a meno di impegnare le mie giornate per migliorare le loro condizioni di vita.
La D’Addario ha spiegata di essere impegnata nel sociale già da qualche anno ed anche per un motivo abbastanza personale:
Ho vissuto in prima persona le giornate tristi in collegio, lontana dai genitori e dagli affetti. Avevo 12 anni. E chi se lo scorda più. Quando vado a trovarli ci scambiamo affetto: non chiedono nulla, io sto con loro e loro stanno con me, facciamo dei giochi, mangiamo la pizza, prepariamo dei dolci insieme. Il ciambellone: quello ci riesce meglio, con la nutella. Ma non troppa, perché se no fa male.
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