A volte mi capita di guardare le mie foto sui giornali e di pensare: chi è questa? Perché sì, sono io, ma prima del trucco, dei capelli, di tutto il resto, c’è una donna diversa: quella che la mattina accompagna i bambini a scuola. Senza trucco. Ed ecco perché ho sempre gli occhiali scuri.
I bambini sono a Los Angeles, in questo momento vivono con i miei genitori. Io faccio avanti e indietro tra l’America, Londra e Milano. Comunque David se ne andrà probabilmente a metà marzo quindi, fino ad allora, l’albergo va benissimo. Non ci sono motivi per non apprezzare Milano. La città è vibrante, piena di energia e passione. E poi amo David più di prima. La gente non sa quanto sia spirituale e intelligente. Di calcio però, in realtà , non capisco niente. Ascolto mio marito quando ne parla perché so che quella è la sua vita. Ma non mi intrometto. Sono felice perché so che lui è felice nel Milan ed è bellissimo vedere che ha già iniziato a fare gol nel vostro campionato. Salto di gioia anch’io quando David segna una rete, però le mie passioni sono altre: la moda, innanzitutto, la musica, il balletto.
Io amo le donne. Ma non sono lesbica. Le amo come amiche, come interlocutori interessanti. E, come amo le donne, amo gli uomini gay. Lo dico sempre: dentro di me c’è un gay che vuole venir fuori. D’altronde, con i maschi eterosessuali non ho nessun argomento in comune. Esclusi mio padre, mio fratello e mio marito, si capisce.