E’ un uomo distrutto, finito, senza più certezze verso un futuro che sembra ormai un lungo tunnel buio. Eppure
Ronaldo ne ha passati di guai, perseguitato continuamente da
una sfortuna che ha rischiato più volte di stroncargli la carriera.
Ma stavolta è diverso. Stavolta non deve fare i conti solo con i suoi tendini fragilissimi, ma con il giudizio della stessa gente, che fino a poco tempo fa lo ammirava nelle sue magie sul campo, facendo poi il tifo per un pronto ritorno al calcio giocato.
E lui sa di dover passare attraverso le domande indiscrete, le risatine maliziose e, soprattutto, gli sfottò degli avversari. Già ieri durante il derby di Milano ha potuto assaggiare il trattamento che gli verrà riservato, con quello striscione irridente Ronaldo campione dell’ano. Ed ora si vergogna: che altro potrebbe fare?
Si è nascosto a casa della madre come un ladro che sfugge alla divisa. Ha accolto nella sua casa solo gli amici più cari, tutti pronti a difenderlo e a cercare di distrarlo con samba e barbecue. Ma lui è triste e nulla in questo momento sembra regalargli il sorriso di qualche giorno fa, quando entusiasta aveva annunciato:
Tornerò a giocare tra sei-sette mesi.
A questo punto gli conviene ritardare il rientro e sperare che
le chiacchiere sulla vicenda che lo ha visto coinvolto spariscano pian piano dai ricordi della gente.
Si vergogna, dicevamo, e lo ha dichiarato apertamente ad una tv brasiliana nel corso di
Fantastico, andato in onda ieri, quando in Italia era notte fonda.
Ha accettato di farsi intervistare per dare la sua versione dei fatti, non tirandosi indietro di fronte ad alcuna domanda e raccontando anche la “fuga” dell’amata Maria Beatriz Anthony.
E’ triste come chi sa di averla fatta grossa, rinunciando alla felicità sentimentale che la vita gli aveva nuovamente concesso, dopo il divorzio dalla moglie. Ora è tardi per ricostruirsi un’immagine, nonostante la strenua difesa della famiglia:
Si continua a dire che Ronaldo è gay, ma lui è un vero uomo. Le notizie che vengono diffuse sono false, non è accaduto niente di quello che è stato raccontato.
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