Missione compiuta! Roger Federer era arrivato a Genova per regalare alla sua Svizzera la promozione nel gruppo A della Coppa Davis. L’avversaria era la povera Italia, che nulla ha potuto contro Sua Maestà, forte del primato nella classifica Atp e di una classe senza eguali nel pianeta tennis.
Terminato il preambolo di carattere sportivo, vi proponiamo alcuni sprazzi dell’intervista concessa dal Re della racchetta a Giancarlo Dotto del quotidiano La Stampa, nella quale il tenista si mette a nudo, mostrando anche le proprie debolezze. Eh si, perché anche uno come Roger Federer può avere delle fobie:
Mi fa paura l’idea di paracadutarmi nel vuoto. E poi ho terrore dei serpenti e dei ragni.
Una buona idea per i vari Nadal, Del Potro & Co., che magari potrebbero far arrivare “casualmente” una vedova nera nel suo borsone… Scherzi a parte. Passiamo al capitolo-paternità, visto che il campione svizzero un paio di mesi fa è diventato papà di Charlene Riva e Myla Rose:
Le gemelle mi danno grande serenità. Essere allo stesso tempo un buon padre e un giocatore di tennis è una bella sfida. Non vedo l’ora che crescano e partecipino alle mie cose.
Il discorso finisce poi sui miti, perché anche un campione come lui può avere i suoi supereroi. Il giornalista propone i nomi di Mohammed Alì, Michael Jordan, Tiger Woods, Usain Bolt e Francesco Totti:
Michael Jordan è stato il mio grande idolo. Aggiungerei Boris Becker tra i tennisti. Alì ha fatto cose incredibili. Tiger e Francesco sono miei amici. Tutti loro sono per me un incitamento a fare sempre meglio.
In campo musicale, invece, non c’è bisogno di “consigliare” nomi:
La musica è importante. Mi piace ascoltarla, specie quando guido. Da ragazzo suonavo il pianoforte. Mi piaceva molto la dance, ma oggi sono più vicino al rock. Su tutti, adoro Michael Jackson.
Chissà se Michael ricambiava la stima.