Stavolta non ce l’ha fatta a salvarsi, come accadde 13 anni fa, quando, nonostante tutte le prove contro, fu assolto dall’accusa di duplice omicidio. O.J. Simpson questa volta è stato condannato e dovrà restare a marcire in galera per i prossimi quindici anni. Ricordate la storia?

Lo scorso anno piombò insieme ad alcuni complici in una camera d’albergo di Las Vegas per riprendersi alcuni cimeli sportivi che gli appartenevano. Questa almeno la sua tesi. Nella tesi dell’accusa invece si parla di sequestro di persona e di uso di armi da fuoco, il che ha aggravato notevolmente la sua posizione, facendogli rischiare addirittura l’ergastolo.

O.J. resta quindi nel carcere dove è detenuto da un paio di mesi e, se il ricorso dei suoi legali non verrà accolto, potrà tornare a respirare l’aria della libertà solo quando i suoi capelli saranno bianchi ed i trofei ammuffiti.

E dire che ce l’ha messa tutta per cavarsela anche stavolta, rilasciando una dichiarazione spontanea strappalacrime di fronte alla corte:

Mi dispiace per quello che ho fatto, mi scuso con la gente dello stato del Nevada. Rivolevo ciò che mi apparteneva e che mi era stato rubato anni fa, comprese le foto dei miei figli e della mia famiglia che erano state prese da casa mia. Non volevo fare male a nessuno, solo riprendermi ciò che era mio. Ma ho fatto una cosa stupida, anche se sono stato il primo a chiamare la polizia.

Ma il giudice non si è lasciato intenerire ed ha affondato la lama:

Durante il processo mi è sempre stato chiaro che lei, signor Simpson, credeva di poter fare quello che voleva qui a Las Vegas. Rivoleva i suoi oggetti indietro, anche se si potrebbe discutere di chi sono quelle cose. Quello che ha fatto è stato molto più che stupido, è stato criminale.

Stupido o criminale che sia, Simpson stavolta è costretto a pagare e potete scommettere che nel conto è compresa anche la discutibile assoluzione di 13 anni fa.

Ultimo aggiornamento: Dicembre 5, 2008