Maria Sharapova è oggi una delle tenniste più apprezzate del circuito internazionale, ma il suo destino è stato segnato da un avvenimento tragico che ha sconvolto l’Europa dell’Est a metà degli anni ’80.
Nel 1986 i suoi genitori furono costretti ad abbandonare la città di Gomel in Bielorussia ed a trasferirsi in Siberia per via del disastro di Chernobyl. Maria non era ancora nata, ma è chiaro che quella catastrofe ha influito in modo determinante sul suo destino, considerando che di lì a qualche anno la Sharapova si trasferì con la famiglia a Sochi, dove cominciò a tirare i primi colpi, attirando l’attenzione di uno dei miti del tennis femminile, Martina Navratilova.
E’ inutile raccontare il resto della biografia della campionessa, ma una domanda è lecita: quale futuro avrebbe avuto l Sharapova se la centrale di Chernobyl non fosse mai esplosa?
E’ folle fermarmi a pensare chi sarei oggi senza quella esplosione. Certe volte mi passa per la testa questo pensiero, ma non voglio nemmeno sapere cosa sarebbe stato di me, perché sono veramente felice per tutto quello che poi sono riuscita a fare.
Un discorso egoistico, ma come darle torto?