Botta e risposta a distanza di mesi tra Anna Kournikova ed Enrique Iglesias, proprio come in una partita di tennis. Prima era lui a dimostrarsi allergico al matrimonio, ora è la bella tennista a sfogarsi su People:
Non ho intenzione di sposarmi! Il matrimonio non mi interessa, almeno per il momento, visto che ho ancora 26 anni. Ma non credo che mi sposerò mai.
Veramente strano! Ma non era lei quella che voleva “incastrare” il cantante, portandolo all’altare? E invece eccola qui, decisa più che mai a mantenere il suo stato di “fidanzata”, escludendo qualunque progetto futuro. Ma cerchiamo di ripercorrere le tappe fondamentali di questa tormentata storia d’amore, che tra un litigio e l’altro va avanti ormai da sei anni.
Era il lontano 2002 quando i due si conobbero sul set di un videoclip e fu colpo di fulmine. Ma sin dall’inizio la storia fu tormentata, tanto che dopo appena un anno già si parlava di separazione definitiva. Troppo galletto lui e troppo gelosa lei: due caratteri che dificilmente potevano trovare un punto d’incontro.
Poi tornò il sereno e, tra una scenata e l’altra, la coppia riuscì a sopravvivere fino allo scorso anno, quando Anna chiese ad Enrique un impegno un po’ più serio, insistendo per portarlo all’altare. E figuriamoci se uno come lui poteva farsi convincere:
Non voglio prendermi troppo seriamente. Desidero solo scrivere canzoni che mi piacciono. Non sono pronto per avere dei figli né per avere la responsabilità di una famiglia.
E così la bella Anna lasciò il principe azzurro alle sue canzoni ed alle sue convinzioni, uscendo definitivamente dalla sua vita. O almeno così sembrava.
Già perché, quando ormai tutti li davano per separati ed occupati in altre faccende, il cantante tornò alla carica (evidentemente aveva finito di scrivere canzoni!), presentandosi con un anello da sei milioni di dollari, accompagnato da una promessa di matrimonio. E tutto questo non un secolo fa, ma poco prima dell’ultimo Natale!
Cosa è cambiato da allora, tanto da convincere la Kournikova a rinunciare al suo sogno? Non lo sapremo mai, probabilmente, ma, caro Enrique, chi di spada ferisce, di spada perisce. Alla fine, ben ti sta!