Vittorio Brumotti su Vanity Fair. Il motivo? L’uomo dai record è il nuovo volto di Braun cruZer Beard&Head, rasoio e regola capelli. Ma non solo.
Ecco infatti arrivare l’occasione giusta per raccontare:
Mia mamma dice che sembro Gesù così, che sono simpatico. Il capello lo accorcio io con le forbici, ma la barba la regolo con il rasoio. L’uomo deve avere un po’ di pelo.
Cinquanta tatuaggi e Brumotti 100% perché:
L’importante è dare sempre il massimo, ovvero il 100%. Arrivo da una serie di infortuni, ho legamenti strappati da quasi 15 anni, non mi sono mai operato, ho una spalla mezza rotta. Quando vedo i calciatori che si buttano a terra, si fanno male, e vanno via in barella, penso che alla fine siamo uomini e se siamo uomini dobiamo gasarla tutta. Divertirci, senza musi lunghi.
Nel suo passato, la storia d’amore con Roberta Armani.
Da donna di 40 anni, voleva dare un senso logico alla mia vita, facendomi capire che ci vuole anche un limite. Ma non accetto consigli, purtroppo. La loro è una famiglia che merita qualcuno pronto ad ascoltare. Non un ignorante come me che vede solo la bici. Sono nato con la bici, non ho avuto altro.
Ma Brunotti si sente “bello”?
Non mi sento bello, mi sento talmente capra che forse posso attrarre proprio per questo. In un mondo dove tutti sono lì che si leccano troppo per un po’ di pelo. Invece essere un po’ capra può far bene. Mettetevi in ordine, però dai… siamo sempre uomini. A bombazza!
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