Vanessa Incontrada ha lasciato Zelig per l’insensibilità delle colleghe di lavoro

Foto: AP/LaPresse

E’ una Vanessa Incontrada apparentemente molto sicura quella che si racconta in esclusiva a Vanity Fair, non ha paura di recitare in teatro nei panni di un uomo (tra poco sarà in tournée con la commedia  Gloriosus in cui interpreta la parte del protagonista maschile), non la spaventa il ruolo del grande amore di Caruso e non sente l’esigenza di sposarsi con il padre di suo figlio.

Eppure qualcosa che riesce a ferirla c’è: i sensi di colpa che aveva quando doveva lasciare suo figlio per lavorare e il ricordo amaro delle colleghe di Zelig. Il suo addio alla trasmissione, condotta per sei stagioni in coppia con Bisio, risale allo scorso anno e anche se ufficialmente il motivo era “guardarsi attorno” il dubbio che ci fosse altro era già venuto a molti e ora arriva la conferma. Vanessa finalmente si sfoga e racconta:

Si era rotto qualcosa con le persone con cui lavoravo... La cosa più triste è che proprio delle donne ho un brutto ricordo… A parte tre o quattro di loro, tra cui la sarta e la mia vocal coach, non hanno mostrato alcuna solidarietà nei miei confronti quando sono diventata mamma. Già durante la gravidanza, mentre tutti mi attaccavano per il peso, non una che mi abbia detto: mi spiace. E poi, quando è nato Isal  le cose sono persino peggiorate…. Non c’era la minima comprensione se dicevo che la domenica non potevo andare alle prove, o se arrivavo alle 5 e non alle 4 perché il bambino aveva 38 di febbre. Neanche fossi andata con le amiche a prendere l’aperitivo.

E amareggiata continua:

Sul lavoro ho sempre dato il massimo e, anche una volta diventata madre, non mi sono certo risparmiata. Per tornare a condurre ho lasciato quella creatura quando aveva un mese e mezzo. Sa che vuol dire? Vivere con eterni sensi di colpa, soffrire come un cane… .Ho chiesto che mi venissero incontro, un aiuto, ma non me l’hanno dato. Allora il mio atteggiamento nei loro confronti è diventato di indifferenza. Ma il dolore è rimasto e me lo porterò sempre.

E così ha deciso di andarsene seppur con dolore. Se i rapporti con molti si erano deteriorati così non è per quelli con Biso di cui rimane molto amica e che frequenta con la sua famiglia. La Incontrada conclude parlando di un’altra cosa che l’ha fatta soffrire:

Non ho certo il corpo che avevo a vent’anni, ma va bene così. Non mi sono mai disperata per i chili di troppo… A farmi soffrire di più era stata l’insensibilità delle colleghe di lavoro. Quella storia l’ho tirata fuori per sostenere le donne normali e rivendicare il loro diritto di vivere serenamente la gravidanza. Non immaginavo quello che sarebbe successo. Mi hanno scritto in migliaia. Per questo ho deciso di scrivere un libro sull’argomento: uscirà a fine anno.

E noi aspettiamo l’uscita di questo libro e di rivederla presto in Tv e a teatro.

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