Vedo negli Stati Uniti un po’ una seconda patria e mi piacerebbe lavorare per una tv Usa. In America hanno un grande successo molti conduttori che, come me, puntano sulla vena ironico-satirica. Purtroppo sono quasi tutti uomini, e una una presenza femminile non guasterebbe. Poi lì, la logica dei reality entra un po’ in tutti i programmi, quindi io ho anche l’esperienza giusta.
E’ un sentimento molto importante quello che sto vivendo. Ovvio è difficile fare progetti quando stai a diecimila chilometri di distanza. Simona e io ci siamo conosciuti nel marzo dello scorso anno, a New York. Abbiamo chiacchierato e riso e parlato delle nostre origini: lei abitava a Chivasso, e io con la mia famiglia stavo a Mazzè, a nove chilometri di distanza da lei. Mi è piaciuta subito per la sua vitalità e spontaneità. Mi occupo di cinema: non sapevo neppure che fosse un personaggio tv così importante. Abbiamo iniziato a frequentarci l’estate scorsa quando lei era a Miami per girare “La fidanzata di papà”. Il bacio ce lo siamo scambiati una sera, dopo una cena.
Devin si è fatto dare il mio numero da qualcuno ed è venuto a trovarmi poco tempo fa. Erano undici anni che non lo vedevo. Ma il perché di questo lo dirò a lui quando sarà il momento.