Silvio Berlusconi sbarca su Netflix con la docuserie “Il giovane Berlusconi”. E siamo curiosi di vedere come è stata gestita la storia di uno dei personaggi più controversi dell’industria e della politica italiana.
La storia del “giovane” Silvio Berlusconi
Il trailer, fin dalle prime immagini, ci offre un giovane Silvio Berlusconi che viene intervistato da Mike Bongiorno. Il noto presentatore gli pone la domanda fatidica, ovvero se avesse mai pensato di entrare in politica. Non dobbiamo dimenticare che il manager di Arcore oltre che un politico tra i più criticati e particolari della storia italiana è stato prima di tutto un imprenditore capace di creare un vero e proprio impero.
E viene da sorridere amaramente se si pensa che la risposta che appare nel trailer della docuserie Netflix riguarda l’essere un uomo del fare e “quello che so fare bene è l’imprenditore”. Il titolo arriverà in streaming su Netflix il prossimo 11 Aprile, per poi essere trasmesso anche in Germania, Austria e Francia.
Parliamo di un prodotto composto da tre episodi che ricostruisce la vita di Silvio Berlusconi dal suo esordio imprenditoriale fino alle elezioni politiche del 1994. Si tratta di una coproduzione tra Italia e Germania che senza dubbio sarà in grado di intrattenere, ricostruendo gli anni d’oro di un personaggio che da sempre è stato controverso per tantissime ragioni.
Ha creato la TV commerciale
Berlusconi è prima di tutto conosciuto per essere stato in grado di creare la TV commerciale. Ci soffermiamo davvero poco a pensare al suo passato di imprenditore edile, anche se Milano 2 è totalmente una sua creazione. Il cavo coassiale viene in pratica utilizzato per cablare la zona per suo volere ed evitare una ressa di antenne sui tetti.
È grazie a questa intuizione che nasce nel 1974 una televisione a servizio dei residenti del suo quartiere: si chiamava Telemilanocavo. E pian piano si è trasformata nella Mediaset che conosciamo attualmente. Si è passati per Telemilano prima di arrivare a Canale 5 e agli altri canali commerciali della famiglia Berlusconi.
E forse al netto delle tante polemiche, sarà proprio questo il punto forte di questa docuserie. Il fatto di riuscire a raccontare un lato di questo imprenditore perlopiù inedito o dimenticato. Perché per tutti Mediaset è ormai TV generalista. E vedere la famiglia Berlusconi a capo di editoria, banche e assicurazioni è una realtà scontata. Ma non è stato sempre così.
Questi tre episodi durano 50 minuti ciascuno, non hanno un narratore ma mettono insieme racconti e testimonianze inedite. Aneddoti uniti a materiale di repertorio raro o inedito. Saprà convincerci?