raffaella_carràSe Mike Bongiorno era il re della tv, Raffaella Carrà ne è la regina, sebbene abbia qualche anno in meno di militanza all’interno del piccolo schermo. Una vita di carrambate, di quiz, di intrattenimento, sempre (o quasi) con programmi di successo, come l’ultimo abbinato alla Lotteria Italia, che ha regalato sorrisi (e denari) a decine di telespettatori.

Per il futuro prossimo, invece, il caschetto biondo della tv non ha in programma di tornare in video, preferendo per una volta cimetarsi da autrice per Gran Concerto, condotto da Alessandro Greco. Una scelta ponderata o una necessità in mancanza di offerte?

Se hanno bisogno di me, basta che mi chiamino. Sono a disposizione. Ma non posso essere io ad alzare il telefono. Non voglio fare la star ma, di solito, sono i direttore a cercarmi per propormi qualcosa o semplicemente per conoscermi. Che dovrei fare? Telefonare e dire: ‘Buongiorno, sono Raffaella Carrà’.

Sembra non dispiacersi troppo per la mancata chiamata, ma sotto sotto si percepisce il malumore:

Con tutte le cose che ho da fare, posso vivere serena lontano dalle telecamere. Non ho quella fissazione lì. Come conduttrice non mi va di andare a proporre un’idea, innanzitutto perché me la fregano – è già successo – e poi perché non voglio sentirmi dire che il palinsesto è già pieno. Non è orgoglio, è il mio modo di concepire la tv: amo la schiettezza. Non ho mia inciuciato in vita mia, invece adesso mi pare che gli inciuci siano all’ordine del giorno, non ho mai avuto padrini. Se lavoro da trent’anni è perché ho portato i risultati, con quelli sono andata avanti.

E ancora:

Se un progetto non mi va giù, non possono convincermi a farlo neanche in catene. Ma se sento che è quello giusto allora ci metto l’anima, non esistono orari e sono disposta anche a guadagnare di meno. Com’è successo la scorsa stagione quando mi chiamò Fabrizio Del Noce per affidarmi Carramba in abbinamento alla Lotteria Italia: era una bella sfida, siamo andati in onda il mercoledì contro il calcio, non di sabato come accadrà quest’anno: ma l’ho fatto perché ci credevo. Abbiamo fatto felici tante famiglie e sono stati venduti 18 milioni e mezzo di biglietti.

Mamma Rai farebbe bene a tenersela stretta, non credete?

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Ultimo aggiornamento: Settembre 11, 2009