Alla Triennale di Milano, dove è stata allestita la camera ardente, la fila è silenziosa. Un ultimo saluto composto, proprio come avrebbe voluto Mike Bongiorno. Una folla che, nella serata di ieri, contava circa 4mila visite e che ha visto in realtà pochi volti noti della tv, semmai alcune personalità di spicco come il sindaco Letizia Moratti.
Mike Bongiorno è stata una persona che ha fatto la storia del nostro Paese, attraverso la televisione e quel suo modo di essere vicino alla gente. Il numero di persone che oggi sono qua esprime questo sentimento di vicinanza. L’ultima volta che l’ho sentito è stato quando l’ho chiamato per fargli i complimenti per la trasmissione che aveva fatto sui ragazzi e la matematica. Anche lì aveva saputo essere innovativo.
E poi Walter Veltroni, il presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli, Marisa Laurito, il maestro Pregadio.
Non è mancato il ricordo di Ludovico Pelegrini, il ‘signor no’ che per tanti anni ha lavorato con Bongiorno.
È strano, in questi giorni mi è venuto in mente tutto il divertimento, le risate fatte e il piacere di stare insieme vissuto nei 40 anni di lavoro comune e momenti privati: insomma quello che Mike chiamava “allegria”.
Il feretro è lì, al centro del grande ingresso del palazzo dell’arte. Alle sue spalle, una vita ricordata grazie alle immagini proiettate su grandi schermi. E poi la moglie Daniela Zuccoli e i tre figli, Niccolò, Leonardo e Michele che per tutto il giorno hanno stretto le mani della gente arrivata per il papà.
Oggi ultimo giorno per andare a rendergli omaggio. Domani, alle 10.00 al Duomo di Milano, si terranno i funerali di Stato celebrati dal vescovo ausiliario di Milano, Erminio De Scalzi, poi la tumulazione avverrà nel piccolo cimitero di Dagnente, in provincia di Novara. La diretta della funzione sarà trasmessa da Sky e dal Tg4.
mike la tua allegria sara sempre con noi ciao mike