Michelle Hunziker: “Vittorio Brumotti un fratellino. Con Manuele Malenotti ci siamo visti solo una sera”

Al settimanale Oggi, Michelle Hunziker smentisce i suoi tanti flirt (veri o presunti) attribuitegli dalla stampa rosa:

Con Manuele Malenotti ci siamo visti una sera, niente di più. Sotto una foto che non è compromettente, ci si può scrivere quello che si vuole… Vittorio Brumotti è mio amico da tempo, quasi un fratellino. Ci alleniamo insieme perché io adoro girare i boschi con la mountain bike.

Nessun fidanzato all’orizzonte:

Il toto scommesse sul mio nuovo fidanzato, è il piccolo prezzo da pagare per tutto quello che ho avuto dalla vita. Va bene così, mi vergognerei a lamentarmi. Tempo fa forse avrei avuto paura del giudizio delle persone, ora no. Anni fa finii anch’io nel calderone del gossip duro e lì sì che fu pesante, ne soffrii tanto ma mi è servito: ho imparato a non farmi condizionare dalla paura di essere giudicata.

Ha aggiunto:

Sono una donna sola, è normale che io abbia degli amici e che la sera mi capiti di uscire con qualcuno. Il principe azzurro mica viene a suonare la porta di casa, no? Però se io invito un uomo a mangiare una pizza, o se mi invita lui, non significa niente, vuol dire “mi sei simpatico, conosciamoci”. Che c’è di strano?

Una possibile unione che comporterebbe delle responsabilità:

Siamo sinceri, prendersi il “pacchetto Hunziker” non è facile: sono una donna con una figlia, ho un passato importante e un lavoro che costringe gli uomini a dividermi col pubblico. Non è facile. Accanto a me riuscirà a stare solo un uomo realizzato nel suo lavoro e molto sicuro di sé, diversamente non ce la farà… Sono pronta ad amare chi mi metterà al centro della sua vita. Chi saprà amarmi senza volermi cambiare e senza chiedermi di rinunciare alle mie passioni.

Ed il desiderio di un figlio:

Ci ho sperato ogni volta che ho amato un uomo. Oggi sarei una madre più serena e meno apprensiva, più consapevole. Quando andai a vivere con mio marito, con Eros, ero giovanissima, arrivai in una casa dove c’erano dei domestici e per me che ero una persona semplice, era una novità, non sapevo come comportarmi. Così successe che erano loro a comandare me a bacchetta dicendomi cosa dovevo o non dovevo fare, anche con la bambina.