Massimo Lopez dopo l’infarto: salvato da una mano santa

E’ passato un mese dall’infarto che ha colpito Massimo Lopez mentre si trovava a Trani per uno spettacolo. Per lui una convalescenza tranquilla ed il ritorno sul palco previsto a maggio. L’attore si confessa nel numero di Chi in edicola il prossimo 26 aprile e racconta come sia stata davvero una mano santa a salvarlo.

E la conoscenza delle patologie cardiache che ha fatto in modo tale, riconoscendo i sintomi, di poter richiedere aiuto immediatamente. Racconta l’attore.

Sto meglio, sto facendo una convalescenza molto tranquilla, a metà maggio tornerò sul palco e venerdì sarò da Carlo Conti con Tullio Solenghi a “I migliori anni”. La mia vita è semplice in questo momento: orari, alimentazione, passeggiate e niente stress, questa è la mia cura. In casa mia c’è una certa famigliarità con le patologie cardiache. Così, quando ho cominciato a sentirmi male sul palco, ad avere un dolore al torace, a sudare, ho capito perfettamente cosa stesse accadendo: ho chiesto scusa al pubblico e poi, dietro le quinte, ho chiesto un’ambulanza.

Fattore questo che è stato in grado di metterlo immediatamente nelle mani dei medici dandogli la possibilità di venire curato e sottoposto ad un angioplastica all’interno dell’ospedale Bonomo di Andria. Massimo Lopez ha raccontato di aver pensato in particolare alle persone care ed alla propria famiglia mentre si trovava in ambulanza, ma con una calma che non pensava possibile. La mano santa, spiega, nel suo caso è stato l’essere in un posto differente, più vicino al nosocomio, rispetto a quello in cui sarebbe dovuto stare. E continua:

È come un volo in aereo in cui ti stacchi da terra e vedi il mondo da un’altra prospettiva, ma quando atterri rivedi la vita di tutti i giorni. Ora, però, devo ricordarmi di mantenere un punto di vista distaccato, di pensare a me e, soprattutto, alle cose fondamentali, quelle che appartengono alla sfera del cuore. È come se avessi tradito il cuore e l’anima con la vita che faccio e tornare a questi valori significa apprezzare certe cose e relativizzare tutto il resto.

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