Cristiano Malgioglio, al momento buono, sa stupire. E così, grazie a Diva e Donna, si scopre la seconda vita dell’autore. No, cosa avete capito. La sua vita cubana, una vera e propria famiglia che Cristiano ha a Cuba e che va a a trovare appena gli è possibile. A partire da Noemi, sua ‘figlia’.
Un giorno per strada incontro una signora, Aleida, una bella donna che mi chiede un autografo. Non aveva nemmeno penna e carta, due beni che in pochi hanno a Cuba. ‘Perché non fai da padrino a mia figlia? Lo vorrei tanto’. Una richiesta che mi emozionò. Tornai in Italia e dopo un mese andai a Cuba: per il battesimo, comprai anche il vestitino.
E poi ci sono Gustavo, ballerino omosessuale con problemi di salute, Antonio, Johnny.
Antonio è il mio assistente a Cuba, si occupa dei miei contatti con la radio e la tv cubana; è un modo per aiutarlo, ha una famiglia difficile. Johnny, invece, tiene in ordine la casa che ho all’Avana, in affitto perché a Cuba le case non si possono comprare. Gustavo poi mi chiama “Mamma”: indossa la t-shirt con la mia foto e in spiaggia, tra i turisti italiani che mi riconoscono, dice: ‘Questa è la mia mamma italiana’.
Non avevamo dubbi.