Luisa Corna, showgirl e cantante, torna a parlare della sua presunta reazione con Umberto Bossi, una voce infondata che ha nuociuto alla sua carriera e l’ha profondamente ferita.Luisa, in un’intervista a Diva e Donna,
Altro che leggenda metropolitana … Una cosa tremenda. Ti arrivano e non te le togli più di dosso.
La showgirl quando le voci hanno cominciato a diffondersi stava attraversando un periodo particolarmente difficile e questa cosa l’ha fatta chiudere in se stessa:
Nel 2004 io stavo vicino a mio padre malato. Ero molto concentrata sulla mia famiglia, poi ho cominciato a sentire questa voce insistente. Improvvisamente, sei tenuta a giustificarti di una cosa che non esiste. Diventa un fantasma che si impadronisce della tua vita. Questa storia mi ha fatto chiudere in me stessa, ho cominciato ad aver paura della cattiveria del prossimo. Ho capito che ognuno può dire qualsiasi cosa di chiunque e che non c’è difesa.
La Corna racconta come è nata questa voce:
Tutto è partito da internet. Da lì è stato ripreso da tutti. Non mi sono potuta confrontare con nessuno perché all’origine non c’e mai stato un soggetto identificabile e le smentite sono state inutili, una tragedia per una riservata come me. Mi dicevo: più ne parlo e più accendo il falò. Meglio di no. Potrebbero pensare che voglio far parlare di me sfruttando questa storiaccia … Non m’interessa quel tipo di popolarità. Ma che fare? Il problema è che questa storia, mia e di Bossi, piace troppo alla gente. Non importa che sia falsa.
Luisa confida che questa vicenda, oltre ad averla danneggiata nella carriera, gli ha fatto male:
So solo che è successo quando era morto mio padre e già non volevo più lavorare. È stato il colpo di grazia. Lo sconforto assoluto. Mi sono resa conto che non potevo difendermi. Che la reputazione sembrava non valere più niente. Mi hanno fatto veramente del male.
Purtroppo essere persone conosciute porta anche ad essere più facilmente prese di mira da voci inesistenti.
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