Luca Bizzarri: “Da adolescente ho provato tutte le droghe, la soluzione è liberalizzarle”

Sarà domani in edicola il numero di Vanity Fair in cui Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu si confessano attraverso un’intervista doppia. Dopo aver confermato la loro presenza sul palco dell’Ariston, come ospiti in una serata al Festival di Sanremo, i due ex conduttori de Le Iene hanno smentito che la ragione dell’addio al programma di Italia Uno sia stata la lite con Davide Parenti. Luca, però, ha precisato in merito:

Davide ha l’indubbio merito di aver portato le Iene al successo, ma noi rivendicavamo un’indipendenza artistica che, da parte sua, non è sempre stata ben accetta.

Per alcuni, molto più semplicemente i due comici dopo il successo sanremese si sarebbero montati la testa:

Questa è una cattiveria messa in giro da Parenti. Noi eravamo dei tritaminchia prima, e lo siamo rimasti dopo Sanremo: sul lavoro non abbiamo un atteggiamento simpatico, siamo due che non ridono mai. E non a tutti fa piacere quando hai successo.

Luca ha confessato anche la sua adolescenza difficile, vissuta in strada dove ha incontrato anche la droga:

Le ho provate un po’ tutte, e proprio perché conosco il problema mi incavolo con quelli come Giovanardi, incapaci di vedere che l’unica strada è la liberalizzazione. Io sono fortunato, perché sono qui a parlarne, ma ho tanti amici che hanno fatto una brutta fine.

Dipendenza, dalla quale lattore dice di essersi salvato grazie alla recitazione. Infine, le difficoltà più recenti di Paolo, che negli scorsi mesi, durante le riprese di Immaturi, è rimasto vittima di un incidente in moto per il quale è stato ricoverato in ospedale:

Da quando mi sono sposato (nel 2003, con la conduttrice e giornalista Sabrina Donadel, madre di Lunita, ndr) non ho mai tolto la fede, neanche per esigenze di copione. Dopo due giorni in ospedale, quando riesco finalmente a muovere la mano, mi accorgo che non ce l’ho più al dito. Allora chiamo un ragazzo della produzione e, senza alcuna reale speranza di poterla ritrovare dopo 48 ore, gli chiedo di andare sul posto a dare un’occhiata. Venti minuti dopo mi chiama per dirmi che l’ha trovata in quell’esatto punto sull’asfalto. Come se qualcuno l’avesse appoggiata lì.

Photo Credits | Getty Images

1 commento

  1. Ma quanti clown… è il Festival della Canzone Italiana… non è il Festival dei Circhi Equestri… ecco perché proponiamo musica: Aldo D’Agostino con il brano “Con la testa tra le nuvole”.

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