Ultimamente vediamo spesso Licia Colò, insieme alla figlia Liala, in un noto spot televisivo. Mamma e figlia in tv giocano, scherzano e sembrano divertirsi un mondo, ma sarà così anche nella vita reale? Non secondo quanto dichiarato dalla stessa Licia in un’intervista a Famiglia Cristiana, nella quale ha definito la figlia “viziata e maleducata”.
Mia figlia è viziata, come molti bambini della nostra società, credo. Non è molto educata, e da questo punto di vista avrò da fare. Io ci tengo molto all’educazione, per me è un passe-partout che ti fa a stare a tuo agio con i disperati, con i ladri e con i re. Però in questo periodo do la priorità ad altri valori, e benché finora abbia elencato due difetti, devo dire che Liala ha un cuore molto buono. È generosa con gli altri bambini, con i vecchietti, con i deboli in genere
Con queste parole Licia Colò ha definito la figlia Liala in un’intervista su Famiglia Cristiana, in occasione dell’uscita del suo nuovo libro, proprio dedicato alla bambina. Il titolo sarà “Per te io vorrei. Ti racconto che il mondo può essere bellissimo” ed è stato definito dal magazine uno spunto per le altre madri d’Italia. Sarà, ma quest’intervista non convince…
Licia Colò sembra essere fredda, quasi glaciale nei confronti della figlia viziata, a quanto pare, dal padre (11 anni più giovane della madre) e costretta a confrontarsi con una società moderna che a figli concede e perdona tutto. Il settimanale Oggi ha così intitolato un articolo riguardante questa situazione: “Mia figlia Liala è viziata e poco educata e con lei… mi annoio”. Immediata la risposta della Colò la quale ha definito fuorviante e decontestualizzato questo titolo. Non mettiamo in dubbio le parole della presentatrice tv, la quale ha comunque dichiarato di non sopportare i classici giochi da bambina, sostenendo di voler passare il tempo insieme a sua figlia in maniera assolutamente diversa, leggendo libri o visitando parchi con animali. I giochi ed i divertimenti, contrariamente a quanto visto nello spot tv, vengono invece lasciati in mano al papà, molto più paziente di mamma Licia.
Nessuno oserebbe mai giudicare dall’esterno una famiglia, più o meno felice, ma certo è che la stampa non risparmia nessuno ed occorre dunque misurare le parole con prudenza.