L’Italia ha salutato per l’ultima volta il padre della tv, rendendogli l’omaggio che meritava, sebbene siano in molti a ritenere che si sia esagerato nel trattare Mike Bongiorno alla stregua di personaggi che hanno dato la vita per il Paese.
Ma oggi non c’è spazio per la polemica e lo dimostrano le migliaia di persone arrivate davanti al Duomo di Milano, che sin dall’alba hanno atteso la bara del presentatore, per accoglierla poi con un lungo, caldissimo applauso.
Gente comune che ha ben poco a che fare con le luci della ribalta, ma che ha partecipato commossa come se a morire fosse stato “uno di famiglia”. Perché alla fine Mike era proprio questo.
E’ il ricordo che rimbalza dalle parole dei tanti amici vip che hanno trovato posto all’interno del Duomo e che nelle interviste pre e postcerimonia hanno ricordato soprattutto la semplicità dell’uomo-Mike.
Molti i personaggi dello spettacolo e della politica giunti a Milano per l’estremo saluto al re del telequiz, dal sindaco di Milano Letizia Moratti a Confalonieri, da Gerry Scotti a Paola Barale, da Fabio Fazio all’amico Fiorello. E proprio il compagno di mille avventure pubblicitarie ha voluto ricordare Mike in un discorso di fronte alla folla, concluso con una battuta:
Mike amava ridere. Oggi mi avrebbe detto: “hai visto, mi hanno dato il Duomo di Milano, a Baudo non l’avrebbero dato”.
Commosso anche il ricordo di Baudo, invitato al microfono proprio da Fiorello:
L’idea che non ci sia più non riesce a convincermi. Perché la vita l’ho indirizzata spiandoti, vedendoti. E quando sono arrivato in tv tra le prime persone che ho conosciuto sei stato tu. E sei stato subito carino. Io ero ovviamente molto imbarazzato, ero un pivellino. Adesso sono il più vecchio e sento l’eredità che tu ci hai lasciato. Io continuerò a mandare le arance alla tua famiglia a Natale, così come le ho mandate a te per tutti questi anni. Noi, che facciamo questo lavoro, siamo dei coristi: tu sei stato il solista.
Berlusconi invece ne ha ricordato la semplicità :
Non posso dimenticare una vita di amicizia comune, di entusiasmi che ci hanno visti insieme. Di lui, di quell’uomo semplice che era, penso che si debbano dire parole semplice. Era un uomo giusto. Era un uomo che faceva progetti per il futuro, era l’italiano, l’italiano migliore.
Allegria Mike: l’Italia ti ama!