Dallo scorso venerdì rimangono critiche le condizioni di Karim Capuano, quasi in fin di vita dopo essersi scontrato con la sua Smart contro un autobus, a Roma. Da quel giorno sono nati molti gruppi su Facebook, ma non tutti sono stati creati per supportarlo.

Facebook è un fenomeno davvero incredibile e vasto e non appena succede qualcosa, i gruppi spuntano come funghi, nella maggior parte dei casi con l’intenzione di creare polemica. E se da una parte c’è chi spera che l’ex tronista di “Uomini e donne” ritorni in forma al più presto, dall’altra c’è chi fonda il gruppo “E chi se ne frega se è morto Karim Capuano?” e sono in molti che si augurano che Karim muoia.

Che Karim non stesse simpatico a tutti era chiaro da tempo, visto il suo carattere particolare, ma da qui a gioire per le sue gravi condizioni di salute, augurandogli la morte, ce ne vuole. Spesso accade che questi gruppi vengano creati dai cosiddetti “trolls”, disturbatori del web che si divertono a creare “scandalo” e scompiglio con opinioni decisamente sgarbate e prive di buon senso. Lo stesso, dopotutto, accadde anche in seguito all’incidente di Pietro Taricone: anche allora erano nati immediatamente molti gruppi di sostegno sul social network, altri ancora si auguravano il peggio per Pietro e dopo la sua morte, sono stati accontentati ed appagati. Al peggio, si sa, non c’è mai fine.

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Ultimo aggiornamento: Aprile 14, 2011