Glee sarebbe dovuto finire dopo la morte di Cory Monteith. È questa la rivelazione fatta dal suo creatore Ryan Murphy nel corso di un podcast tenuto da due ex suoi attori: Kevin McHale e Jenna Ushkowitz.
Glee, una serie rimasta nel cuore
Glee è una serie andata in onda dal 2009 al 2015 dal successo mondiale ma altalenante per quel che concerne le ultime due stagioni. Non a caso quelle prodotte dopo la morte dell’attore che interpretava uno dei protagonisti, Finn. Per molto tempo si è dibattuto, nel momento in cui è occorso questo grave fatto, se fosse stato più o meno il caso di proseguire.
L’amore dei fan era molto forte in tutto il mondo e si trattava di una serie che andava molto bene. Continuare nella mente dei produttori è sembrata forse una buona idea. Dobbiamo osservare però che nel corso degli anni questo tipo di approccio o sensazione è cambiata, almeno per quel che concerne Ryan Murphy. Il quale sostiene che proprio per via della morte del giovane attore, Glee non sarebbe dovuto continuare.
Ryan Murphy si è confessato in tal senso nel corso del podcast And That’s What You REALLY Missed nel quale ha affrontato una delle tante tragedie che purtroppo hanno colpito il cast della serie.
Tanto amore per Cory Monteith ancora oggi
Ricordiamo che Cory Monteith è morto nel luglio del 2013 per overdose accidentale. La stessa serie, tre mesi dopo, ha omaggiato il giovane con un episodio speciale. “Se potessi tornare indietro, probabilmente ci fermeremmo per molto tempo senza più tornare” ha spiegato l’autore. Aggiungendo che se una cosa del genere dovesse accadere oggi metterebbe la parola fine alla serie.
“Perché non puoi davvero riprenderti da una cosa del genere”, ha spiegato. “Non è stata, tipo, una morte normale in cui qualcuno è malato e puoi dirgli addio, puoi vederlo”.
La serie e poi durata circa altri 30 episodi dopo il decesso del giovane. Dando in qualche modo chiusura a tutte le storyline e all’esperienza dei fan con la serie. A prescindere da questo evento, Glee meritava molto meglio: forse una chiusura differente avrebbe accontentato tutti di più.
Purtroppo non si può tornare indietro e questa risposta in merito a Glee da parte di Ryan Murphy suona quasi come una sorta di mea culpa per quello che non è stato in grado di fare sia dentro che fuori dal set. La morte di Cory ha segnato in maniera indelebile sia i suoi compagni di cast che in generale fan, i quali ancora oggi lo ricordano con tanto affetto a quasi dieci anni dalla sua morte.