Antonella Clerici è una mamma felice, su questo non ci piove, come si suol dire, ma quanta fatica per raggiungere l’obiettivo-maternità… Ce lo racconta lei stessa dalle pagine di Ok Salute, ripercorrendo le tappe che hanno portato alla nascita di Maelle:
Ho cominciato con i metodi naturali per il controllo della fertilità: il termometro per misurare i giorni giusti e anche l’agopuntura e schifosi decotti spacciati per miracolosi. Ma il mio desiderio rimaneva inesaudito. Con l’isterosalpingografia, una sorta di idraulico liquido con cui ti controllano se le tube di Falloppio sono aperte, mi sono tolta un ultimo dubbio. I miei organi funzionavano alla perfezione. Quindi, cos’è che non andava? Per me era arrivato il momento di rivolgermi a un centro specializzato. È allora che sono comparse due parole e una speranza: stimolazione ormonale.
E ancora:
Il mio è stato una sorta di pellegrinaggio, fisicamente e psicologicamente complesso, in certi giorni difficilissimo da sopportare, in altri impossibile da spiegare ad amici, colleghi, parenti, allo stesso Eddie. Nascondevo in camerino le fiale con i medicinali e le siringhe, per paura che qualcuno pensasse: “Che scoop: Antonella Clerici nel tunnel dell’infertilità”.
Un percorso che rischiava di mettere in pericolo anche il suo rapporto con il compagno:
Fare l’amore era diventato un’ossessione tormentata più che un piacere gioioso.
Di qui un appello alle donne che vivono la sua stessa situazione:
Un uomo non accetta tanto facilmente che la sua donna abbia in testa una sola ambizione: rimanere incinta. Continuate a lasciare uno spazio per il divertimento a letto. Non è semplice, lo capisco. Ma è un modo per non focalizzare tutte le attenzioni su quel bambino che non arriva. Se iniziate a fare l’amore solo per procreare, vi sfinirete, trasformerete una magia in un atto meccanico e magari dovrete ricorrere all’aiuto di uno psicologo per uscire da questa spirale che soffoca il rapporto.
E infine, un invito a cercare la maternità prima che l’orologio biologico cominci a far sentire il suo tic tac, come è accaduto a lei, appunto:
Donne, non aspettate una vita intera per fare un figlio!
Povera Antonellina… Vuoi vedere che si sente già una mamma-nonna?
lucia Luglio 31, 2010 il 12:51 am
…beh, in effetti ho la sua stessa età e sono nonna da due anni….per me sarebbe molto dura, però, il solo pensare di poter tornare a fare la mamma…ogni cosa a suo tempo!