Cosa sono quattro chili da buttare giù o un programma tra i fornelli non più riconsegnatele rispetto alla disperazione di non riuscire ad avere un figlio? Ce lo racconta Antonella Clerici tra le pagine di Aspettando te, edito Rizzoli, il libro che uscirà il 10 febbraio in cui la conduttrice confessa anche una sfortunata esperienza: aver perso un figlio.
È successo dopo soli due mesi che io ed Eddy (Martens) ci conoscevamo. Ho scoperto di essere incinta, ma fu una gioia che sfumò presto. Non c’è battito, disse la dottoressa che eseguiva l’ecografia di controllo. E allora ho scoperto che suono ha il dolore: è silenzio. Nel cuore di tuo figlio. Nella tua pancia. Dentro di te. Ne ero assordata.
Su Oggi, ecco allora alcuni stralci in anteprima del volume che svelerà un’Antonella diversa.
Tante donne mi fermano per strada o mi scrivono per chiedermi come ho fatto a diventare mamma dopo i 40 anni e così ho pensato che era il momento giusto per raccontare questa parte della mia vita, la più sofferta e la più vera. Mi chiudevo a chiave in camerino e preparavo in fretta il mix di medicinali sperando che non mi cadessero le fialette dalle mani. Poi nascondevo le siringhe nel timore che una collega o una signora delle pulizie la trovasse. Già vedevo i titoli: ‘La Clerici nel tunnel’.
Anni davvero pesanti per lei, gioia e dolori per ben due anni.
Mi sentivo piena di voglia di fare e delle energie necessarie per avere un figlio, anzi, la figlia che abitava i miei sogni. Volevo correrle dietro, fare la lotta sul letto con i cuscini, cucinare torte e biscotti, guardarla crescere, giocare al parco, spingerla sull’altalena. Più di tutto, volevo vederla nascere, darla alla luce con tutto l’amore del mondo. Ho provato a immaginare una bambina con la forma del mio viso e i colori di Eddy… Più di tutto, ho provato a immaginare come sarebbe stato abbassare lo sguardo e scorgere di nuovo il test positivo.
E poi è successo. Noi, sinceramente contenti per lei.