Anna Marchesini la famosissima comica e attrice del trio Marchesini-Lopez-Solenghi, si è confidata senza troppi problemi alla rivista Vanity Fair in occasione anche dell’uscita del suo libro Di Mercoledì.
Forse sopravvaluto il dolore ne avverto l’attrazione oscura: avvicina all’immenso.
Oramai da anni, la simpatica Marchesini si tiene ben lontana dal mondo dello spettacolo e parlando di come è diventata oggi la tv ha detto:
Si è trasformata in un modo irreversibile: chi la guarda la fa, dunque non ha più bisogno di attori, e forse neanche di conduttori. In scena la gente comune, ora la Tv è molto legata all’apparire, all’attualità, al chiacchiericcio e l’intrattenimento è molto datato, è comicità di ritorno: le battute vengono dal passato, da Walter Chiari in poi. E questo vale sia per gli uomini che per le donne, anzi, soprattutto per le donne.
La comica umbra, parla di cosa è per lei la felicità ha dichiarato che:
Mai stata felice se intorno a me gli altri non lo erano. Sono collettiva, come pensiero. Ho il senso dell’umanità. La felicità non è mai una sola, ci sono tanti modi per essere felici. E poi sì, penso che sia sopravvalutata e mitizzata, che non sia un elemento essenziale della vita, che ci siano delle cose vicine all’idea di felicità, più che appaganti. Io non ho mai avuto il mito del principe azzurro, del successo, del primo figlio… Al contrario, forse sopravvaluto il dolore perché lo ritengo un elemento di conoscenza e ne avverto l’attrazione oscura: avvicina così tanto al senso dell’immenso. Quando ti senti talmente esclusa, transfuga, straniera nel mondo, alla periferia dell’esistenza. Quando il quotidiano ti è indifferente, si aprono spazi affascinanti e pericolosissimi.
Beh cara Marchesini, la speranza di molti di noi, è quella di rivederti in tv!