E’ ancora in condizioni critiche Andrea Camilleri, ma a quanto pare la sua forte fibra sta aiutando i medici dell’Ospedale Santo Spirito di Roma a tentare qualsiasi strada per poterlo portare verso lo scioglimento della prognosi.
Il grande scrittore, ora ricoverato in rianimazione è stato colpito due giorni fa da un arresto cardiocircolatorio che lo ha portato ad essere intubato e sostenuto dalle macchine per la respirazione. I bollettini medici emessi giornalmente mostrano come il maestro sia intenzionato a combattere come un leone. Novantaquattro anni a settembre, Andrea Camilleri si stava preparando per lo spettacolo che avrebbe dovuto andare in scena il prossimo luglio e che lo avrebbe visto protagonista.
Camilleri ha una fibra forte, la condizioni sono critiche ma stazionarie. La forte fibra del paziente ci sta consentendo di proseguire come programmato l’iter diagnostico-terapeutico, con l’intento di supportare e stabilizzare la funzione degli organi vitali. La prognosi rimane riservata.
Ovviamente il personale medico non si sbilancia: dato il tipo di patologia e l’età del paziente può succedere davvero di tutto. Se si pensa che solo 20 giorni fa lo scrittore si era sottoposto ad una operazione per la rottura del femore viene quasi spontaneo pensare che un po’ l’universo se la stia prendendo con una delle poche voci importanti e sagge rimaste in Italia. L’affetto dimostrato in rete nei suoi confronti è stato immenso: peccato per alcuni sostenitori del vicepremier Matteo Salvini, che hanno toccato davvero il fondo con alcuni commenti contro l’autore del commissario Montalbano arrivando addirittura a sostenere che si sarebbe dovuto strozzare (o che ciò era avvenuto) con il suo stesso vomito. Un sintomo di come effettivamente l’Italia abbia bisogno che autori come Andrea Camilleri diventino immortali.