ambra-francesco rengaSarà che deve pubblicizzare il suo ultimo lavoro da attrice, Ce n’è per tutti, ma Ambra Angiolini non l’abbiamo mai vista così spesso sulle prime pagine dei rotocalchi come in questo periodo.

E se qualche giorno fa si limitava a raccontare il suo lato sexy (?), stavolta ce la ritroviamo a parlare della sua vita privata in un’intervista su A, che ha coinvolto anche il compagno Francesco Renga.

I due si raccontano con il cuore in mano, accettando anche di parlare delle furiose litigate che da sempre caratterizzano il loro rapporto. A sentir lei

Fra me e lui c’è questa differenza sostanziale, quella che ci fa litigare un giorno sì e uno no. Il che è anche divertente. Mi dà fastidio vedere una foto che ritrae una perfezione che io non aspiro ad avere. Se fossimo una coppia perfetta, io sarei già a Roma. Mi spaventa quando sembra tutto troppo a posto. Invece l’idea che questo rapporto sia ancora così sanguigno dopo sette anni, con momenti bassissimi e poi altissimi, rassicura. Pensi che puoi migliorare e tutto sia sempre aperto.

Ma perché due che stanno insieme da così tanto tempo litigano così frequentemente? Stavolta è Francesco a svelare gli altarini:

Quasi sempre di mezzo c’è la quotidianità, l’educazione dei figli. Non sono vere e proprie liti, sono la costruzione di una famiglia, dove gli equilibri sono precari come in tutte le famiglie. Io tendo a chiudermi, faccio fatica a parlare, a spiegarmi, ma con lei ho imparato anche a litigare. Ho sempre pensato fosse inutile, ora mi diverte parecchio. Lei non lo sa, ma a volte la stuzzico apposta.

E la lite peggiore? Risponde ancora una volta lui:

Mica da tanto, quest’estate. Tutte le estati sono difficili, perché lei va a Roma, io perdo il baricentro, comincio a elucubrare sulla mia solitudine cosmica, sul mio sentirmi abbandonato. Esco la notte, bevo, torno un po’ maledetto. Ho paura soprattutto di me stesso. Ho bisogno di regole per rimanere con i piedi per terra. Sapere che c’è lei, che bisogna portare i bambini a scuola, che poi magari vado in palestra.

Concludiamo con il capitolo scappatelle, così di moda in questo periodo. Beh, anche su questo i due sono in disaccordo, perché se lui non le perdonerebbe mai un paio di corna, lei sarebbe disposta a metterci una pietra sopra. Anche se lui scegliesse di trastullarsi con un trans:

A maggior ragione. Io sono la paladina degli omosessuali, varrebbe allo stesso modo. Il punto è la dignità con la quale rientri in casa, se non scadi nel becero e nel volgare, che non ti perdonerei mai, allora va bene, continuo a fare lavastoviglie.

Ci sembra di sentire la moglie di Marrazzo.

Ultimo aggiornamento: Novembre 18, 2009