Si può litigare per una maglietta? Si, se ad indossarla è il figlio di Renato Zero, Roberto Fiacchini, che forse non credeva di creare un simile putiferio sull’Isola dei famosi nel portare una t-shirt raffigurante il suo famoso papà.

Ma ad Aldo Busi, gay dichiarato, tale scelta non è sembrata opportuna, tanto che ha trovato il modo di rimbrottare il povero ragazzo:

La maglietta te la devi togliere, Renato Zero ha fatto fare molti passi indietro nella battaglia per i diritti degli omosessuali.

Atteggiamento giusto o sbagliato? Poco importa in questa sede, ma quello che ci preme sottolineare è la reazione di Alessandro Cecchi Paone (bisex o gay, fate voi) di fronte alla querelle:

La cosa importante è che si faccia tutto in buona fede: non mi piace il modo in cui Aldo si pone, anche con le continue battute a sfondo sessuale. Per me sbaglia il modo ma dice una cosa vera: purtroppo Renato si è infilato da tempo in un tunnel dell’ambiguità attraverso i costumi, le parole, i modi, il suo lavoro. Poi sembra che negli ultimi tempi stia regredendo, lasciando tanti omosessuali suoi appassionati un po’ delusi.

Difficile credere che un “sorcino” vero abbandoni il mito, qualunque sia la propria tendenza sessuale, ma il giornalista (ormai semplice opininista tv), è convinto  che Renatino abbia un po’ giocato con la storia dell’ambiguità sessuale, per poi fare marcia indietro:

Se avesse fatto canzoni e avesse scelto un look diverso ok, ma si è sempre vestito da donna, ha scritto pezzi sul triangolo, sull’onda gay. Insomma, se l’è cercata: se uno ha da chiedere qualcosa su questo argomento poi lo chiede a Renato Zero, non a Peppino Di Capri.

Vorremmo sapere come possa entrarci tutto ciò con il semplice sfoggio di una maglietta su un isola deserta, ma forse la nostra richiesta è esagerata per chi è abituato a campare di sole polemiche.

Ultimo aggiornamento: Marzo 13, 2010