In attesa del risultato dell’autopsia, iniziano a giungere le prime indiscrezioni sulla morte di Stephen Gately, l’ex componente dei Boyzone, avvenuta ieri in Spagna. Una scomparsa improvvisa, a soli 33 anni, dovuta probabilmente a una lunga notte passata in un nightclub gay di Maiorca, insieme al marito Andy Cowles.
Con loro, sulla via del ritorno, pare ci fosse anche un ragazzo bulgaro di 25 anni, Giorgi Duchev, con cui la coppia avrebbe continuato la serata nella loro villa. Il trangolo sì, insomma, prima della morte.
Gately si sarebbe dunque sentito male per aver ingerito un potente miscuglio di cocktail e vino bianco. Secondo le prime ricostruzioni, Stephen e il marito sabato sera si sarebbero recati al club gay “The Black Cat”. Poi l’incontro con Duchev e l’avvio verso casa attorno alle 4.30 di domenica mattina. Andy poi era andato a letto un’ora dopo, lasciando Stephen addormentato sul divano per poi ritrovarlo in “posizione di preghiera”, ovvero inginocchiato sul pavimento con la faccia sopra un cuscino.
Come ha spiegato una fonte al The Sun:
Non credo che si sia trattato di un gioco sessuale estremo. In ogni caso la testimonianza di Andy è fondamentale.
Giungono intanto copiose le testimoniane di amici e colleghi, come quella di Elton John e del suo sposo:
Io e David siamo sconvolti da questa tragedia, Stephen era l’anima più gentile che si potesse immaginare.
Stesso discorso per i compagni della band. Una nota rilasciata dal manager Louis Walsh, che nel 1993 aveva dato vita al gruppo, spiega:
Ronan, Keith, Mikey e Shane sono devastati da questa notizia e inviano il loro profondo cordoglio alla famiglia di Stephen e ai suoi molti amici sparsi in tutto il mondo.
E visto che i Boyzone venivano considerati un patrimonio artistico irlandese, anche l’ex premier Bertie Ahern, amico dello scomparso, ha espresso in pubblico le sue condoglianze. Ma i dubbi, per adesso, rimangono.