Sam Lutfi ancora un mese lontano da Britney Spears

Lo so che l’argomento sta monopolizzando lo spazio su queste pagine, ma non è certo colpa nostra se ogni giorno c’è qualcosa da raccontare riguardo alla vita infelice e tormentata di Britney Spears!

Beh, stavolta più che parlare di lei, ci occupiamo di Sam Lutfi, personaggio losco che da qualche anno è piombato nella realtà quotidiana della cantante, diventando suo inseparabile amico (o almeno tale diceva di essere), nonché suo manager.

Questo fino ad inizio febbraio, all’indomani del secondo ricovero coatto di Britney, quando Sam era stato cacciato dalla sala d’attesa dell’Ucla Medical Center, dove era riunita la famiglia Spears al gran completo. Il motivo? Venne ritenuto responsabile delle pessime condizioni mentali di Brit e considerato il manipolatore della sua vita, fino a renderla incapace persino di badare a sé stessa nei bisogni primari, come lavarsi o vestirsi.


Per questo la madre della Spears, Lynne, aveva presentato in tribunale un fascicolo ben fornito di accuse contro l’uomo, convincendo il giudice ad emmettere un ordine restrittivo, che gli impediva di avvicinarsi alla cantante per un mese.

Sam da parte sua ha sempre negato di aver approfittato delle condizioni psicologiche di Britney, accusando a sua volta la famiglia, ed in particolare la signora Lynne, di occuparsi poco della salute della figlia:

È una madre che non tiene alla propria figlia. Si preoccupa solo di se stessa. È triste, ma è la verità. Ieri era troppo impegnata a farsi fare una manicure, e non ha trovato il tempo di venire, nonostante gli appelli delle figlie. È davvero molto triste.

Ma nonostante le sue dichiarazioni di fuoco, il primo round è stato vinto da Lynne, che ha ottenuto che Sam stia lontano da sua figlia e dalla sua proprietà per 30 giorni, in attesa che l’ordine di restrizione diventi definitivo. Proprio in questi giorni c’è stata la seconda udienza che ha stabilito l’estenzione ad un altro mese della condanna, per permettere a Britney di continuare nel suo programma di riabilitazione.

Intanto si indaga anche sulla “caccia a Britney” da parte dei paparazzi, ritenuta ossessiva e morbosa e sembra che dietro ogni movimento dei fotografi ci sia proprio il losco manager, che avrebbe inviato degli sms all’agenzia fotografica X17online, avvertendola di tutti i movimenti della cantante. Considerando che l’agenzia ha guadagnato 3 milioni di euro nel 2007 solo con le foto di Brit, quale sarà stata la cifra intascata dall’informatore?

Se le cose stanno veramente così, Britney deve essersi liberata di un bel peso! La speranza è che Sam non venga sostituito nel ruolo da qualcun altro senza scrupoli, perché occuparsi di lei sembra che sia vantaggioso per tutti. Chiedete a suo padre!

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