Beccato con le mani nel sacco (anzi, con il conto nel Principato di Monaco)! Stavolta a cadere nelle mani del Fisco italiano è Renato Zero, per lo Stato Renato Fiacchini, che avrebbe evaso il fisco per qualcosa come due milioni di euro, emettendo fatture per eventi mai andati in scena e trasferendo poi il ricavato su un conto estero.
Possibile che il re dei Sorcini si sia fatto beccare? Beh, possibile sì, considerando gli illustri precedenti. Ma lui si difende per bocca del suo avvocato e giura di essere completamente estraneo alla vicenda:
Le operazioni oggetto di contestazione sono avvenute su iniziativa di un consulente di Renato dell’epoca, che ha operato in via autonoma tramite la dottoressa Stefania Tucci che la procura della Repubblica di Napoli considera l’artefice di queste operazioni. Renato non ha mai conosciuto tale dottoressa e quindi non ha mai concordato nulla con lei. Non appena venuto a conoscenza della situazione, Renato ha provveduto all’immediata regolarizzazione fiscale della sua posizione attraverso il cosiddetto “accertamento con adesione”. Ciò ha comportato un esborso di somme decisamente superiori a quanto avrebbe dovuto pagare.
Dunque Renato Zero ha pagato fino all’ultimo centesimo, sebbene fosse estraneo alla vicenda di evasione fiscale. Perché allora viene chiamato a rispondere per il medesimo reato in tribunale (l’udienza è fissata per il prossimo 9 dicembre in quel di Napoli)?
Poiché nel nostro ordinamento il procedimento penale per reati tributari ha un percorso autonomo rispetto alla vicenda tributaria, ci troviamo ora a doverci difendere in sede penale nonostante la posizione tributaria sia stata interamente regolarizzata. Confidiamo pertanto di voler dimostrare l’assoluta estraneità e buonafede di Renato, che ha sempre dimostrato totale trasparenza nelle sue attività e rispetto integrale delle norme di legge.
Speriamo che Renato riesca a dimostrare la propria innocenza e che impari a scegliere i propri collaboratori.