Ozzy Osbourne è un’icona della musica ma anche di trasgressione, nel periodo dei Black Sabbath ne ha combinate di cotte e di crude. Merito, si fa per dire, delle numerose droghe che lui e soci assumevano, ma c’è un aneddoto rimasto inedito per tutto questo tempo, raccontato dal chitarrista Tony Iommi, che oggi ha 64 anni ma continua ad avere un buon rapporto con Ozzy.

In uno dei giorni peggiori della band, Ozzy Osbourne decise di divertirsi imbrattando la stanza con il sangue di uno squalo morto. Questo è il racconto di Tony Iommi, poco sconvolgente per chi già conosce Ozzy Osbourne, che non è nuovo a questo tipo di trasgressione, anche se col passare del tempo tutti gli eccessi hanno avuto delle conseguenze sul suo fisico e la sua mente.

Il racconto dello squalo morto viene raccontato da Iommi nel suo libro di memorie “Iron Man: My Journey Through Heaven and Hell With Black Sabbath”, in cui racconta, appunto, inferno e paradiso vissuti con i Black Sabbath e dove finalmente ammette di aver fatto uso eccessivo di droghe, pur insistendo di riuscire a disintossicarsi senza andare in rehab:

Se prendi sempre droghe poi ti annoi, così devi fare qualcosa a qualcos’altro. Come Ozzy che ha trascinato uno squalo dalla finestra, smembrandolo e riempiendo la nostra stanza di sangue.

Un racconto davvero poco piacevole, ma Ozzy ha fatto anche altro e direttamente sul palco, di fronte ai suoi innumerevoli fan, che tutt’ora lo stimano. Tony Iommi ha rivelato anche che lui e Ozzy mantengono tutt’ora un buon rapporto e si sentono spesso:

Parlo con Ozzy un paio di volte a settimana. E’ un po’ strampalato. Gli voglio bene, anche se la sua capacità di attenzione dura tre secondi.

In effetti, tra svariate intossicazioni per droga ed alcol, non si può dire che Ozzy Osbourne sia un uomo concentrato e sano, ma è riuscito comunque a passare alla storia.

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Ultimo aggiornamento: Novembre 7, 2011

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