Lo scorso 21 aprile ci ha lasciati Prince, una delle più grandi voci della musica internazionale. Sulla sua morte si sono fatte le ipotesi più disparate, come succede sempre in questi casi, ma ecco cosa dicono i risultati dell’autopsia.
La morte di Prince sarebbe sopraggiunta a causa di un’overdose da oppiacei, ormai il cantante era totalmente dipendente dai farmaci, che usava per lenire il dolore all’anca che lo affliggeva dal 2010. Purtroppo in America la dipendenza da antidolorifici è un problema diffuso che spinge alcuni nei centri di riabilitazione per disintossicarsi, altri non riescono a superarla. Il risultato dell’autopsia di Prince riferisce che il cantante di “Purple Rain” è morto per un’overdose di Fentanyl, oppiaceo sintetico che ha già causato diversi morti negli USA. Nei giorni precedenti la sua tragica morte, Prince si era recato più volte in farmacia e, come tutti ricorderanno, era stato costretto a un atterraggio d’emergenza solo pochi giorni prima. A Moline fu subito ricoverato, in quei giorni la versione ufficiale era una “brutta influenza” del cantante, ma pare che il motivo del ricovero fosse l’abuso di Percocet, un alto antidolorifico.
Photo Credits | Facebook