Secondo sul podio di Sanremo, re delle polemiche per il suo brano “Luca era gay”, e protagonista di un passato turbolento. Ad ammetterlo, è lo stesso Povia sulle pagine di Vanity Fair:
Mi piace andare controcorrente, non ce la faccio a vivere da pecora. La vita di un cantautore è fatta di rischi e io voglio che le mie figlie sappiano che il loro papà è sempre stato un combattente. Nella mia vita ho avuto problemi con la cocaina, sono stato sei mesi in un centro di recupero. E poi l’alcool, l’ansia, la depressione, gli attacchi di panico. Non ripeterei il periodo dai 16 ai 22 anni. Adesso, per fortuna, ho eliminato tutto: le canne, il vino, le sigarette.
Che dire, complimenti per il curriculum…
Peccato però che il cervello se lo sia già fumato all’età di 20 anni
Chi lo sa. Questo è quello che ha ammesso lui. Magari la cocaina, l’alcol e le canne non le ha ancora mollate.