Si è trattato di un vero boom di vendite in poche ore e di un assalto ai botteghini per il concerto che Paul McCartney dovrebbe tenere a Tel Aviv a fine settembre. E il condizionale è d’obbligo in quest’occasione, visto che nonostante questa fame di biglietti, qualcosa potrebbe vietare l’esibizione tanto attesa del baronetto.
Una Ong palestinese in Gran Bretagna ha chiesto infatti al cantante di rinunciare all’esibizione per motivi morali. Secondo l’Ong, infatti, Paul andrebbe a scontrarsi con una realtà difficile, quasi impossibile visto che:
Esibirsi in Israele in questo momento è moralmente equivalente a esibirsi in Sud Africa al culmine dell’apartheid.
Suvvia, un po’ di musica non ha mai fatto male a nessuno!
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