Paul McCartney: tributo alle foto di Linda

S’inaugura oggi a Londra, alla James Hyman Gallery di Savile Row, una particolare mostra-tributo a Linda McCartney, moglie di Paul, scomparsa dieci anni fa per un tumore al seno.

Linda era un’eccezionale fotografa e il marito, che ha sempre creduto in lei, ha deciso di renderle ancora una volta omaggio con questo evento e anche con una toccante intervista che ha rilasciato su uno dei più prestigiosi giornali britannici, il Sunday Times.

E’ qui che Paul si è lasciato andare ai ricordi…


Ormai sono passati dieci anni dalla sua morte e probabilmente 40 dalla prima volta che ci incontrammo. Il nostro primo incontro me lo ricordo ancora. Fu in un locale di Londra, il Bag O’Nails. I nostri occhi entrarono in contatto. Banale: ma più tardi dissi ai ragazzi che, se non fosse stato per quel momento, loro non ci sarebbero stati. Quella sera stessa andammo assieme in un altro locale, lo Speakeasy. Mi ricordo che quella sera sentii per la prima volta “A whiter shade of pale” dei Procol Harum. Divenne la nostra canzone. E sebbene Linda conoscesse un sacco di grandi musicisti –aveva lavorato per il primo numero di “Rolling Stone” -, era anche una tipa semplice.

E la storia continua:

Era sempre molto bella. Una ragazza molto naturale e con i piedi per terra. Era anche una donna. Fino ad allora avevo avuto storie con ragazze. Linda era una vera donna. Aveva anche una figlia di cinque anni e io ero sinceramente impressionato dal modo in cui riusciva a fare tutto. Non so, ci riusciva e basta.

E il suo lavoro di fotografa non aveva mai intralciato quello del magico quartetto di Liverpool:

Linda non fece moltissime foto dei Beatles; la maggior parte le scattò in studio, specialmente ad Abbey Road. Aveva tatto e non interrompeva. Aveva questo dono magico di riuscire a non mettersi in mezzo.

Paul è stato coadiuvato nell’organizzazione della mostra dalla loro figlia Mary, oggi fotografa proprio come la madre. E Paul spera che May continui ad avere successo in questo campo dove Linda era davvero una grande artista. A partire anche dal solo modo di tenere in mano una macchina fotografica.

Linda aveva delle dita molto graziose e aveva un modo così elegante ed esperto di tenere in mano una macchina fotografica. Lei conosceva sempre il momento giusto in cui scattare. Forse era proprio questo il suo grande segreto.

Tutto l’opposto di Heather Mills.

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