Paul McCartney parla dell’11 settembre

Foto: AP/LaPresse

Paul McCartney è una vera e propria leggenda, grazie ai suoi trascorsi con la band più nota ed amata del mondo, i Beatles. Il cantante ha parlato all’Associazione Critici Televisivi in conferenza stampa via satellite dall’Ohio, per promuovere il suo documentario “The Love we make“, che racconta come è stato organizzato il concerto per New York City tenutosi nell’ottobre 2001.

L’11 settembre è una data che nessuno potrà mai dimenticare e Paul McCartney ha deciso di raccontare in che modo ha vissuto quel giorno. L’artista si trovava all’aeroporto JFK quando ha visto per la prima volta la scena del World Trade Center ricoperto dalle fiamme:

Fuori dal finestrino, sulla destra dell’aereo, si potevano vedere le Torri Gemelle. Prima di tutto potevi vedere una nuvola di fumo e ne potevi vedere due più piccole dopo e mi sono detto “Bene, è un’illusione ottica… o probabilmente è solo un piccolo incendio o qualcosa del genere, ma sembra così terribilmente serio”

Il racconto continua, McCartney spiega che dal primo momento ha pensato di volersi impegnare per fare qualcosa dopo il disastro:

Stavamo guardando fuori da un pezzo quando lo steward si è avvicinato e mi ha detto: “E’ successo qualcosa di davvero grave a New York e dobbiamo portarla fuori di qui”. Sono finito a Long Island a guardare l’accaduto in TV, volevo andare a New York ma nessuno poteva farvi ritorno e mentre me ne stavo seduto rigirandomi i pollici mi sono chiesto cosa fare, se c’era un ruolo che potessi giocare in tutto questo e mi è venuta l’idea di fare un concerto, di mettere insieme qualcosa.

Paul McCartney successivamente descrive la sensazione che si provava in quei giorni nella Grande Mela, terrorizzata per l’accaduto: “C’era paura nell’aria e non l’avevo mai vissuto prima” e da lì è poi arrivata l’idea del concerto. Paul McCartney ha rilasciato una vera e propria dichiarazione d’amore alla città, che gli ha permesso di incontrare anche Linda, oggi sua moglie.

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