Sospiro di sollievo per Brandy Norwood, in arte Brandy, una delle cantanti più amate del Rhythm and Blues, responsabile di aver provocato un incidente automobilistico nel quale era morta una donna di 38 anni, il 30 dicembre dello scorso anno.
Rischiava una condanna per omicidio colposo per aver tamponato con la sua Land Rover la macchina della malcapitata donna su una superstrada di Los Angeles. Il giudice ora ha deciso per la non incriminazione, facendo terminare l’annus horribilis della ex protagonista di “Moesha” con un sorriso.
La procura generale di Los Angeles ha ritenuto che non c’erano prove sufficienti per accusare la Norwood di “comportamento atto a ledere l’altrui incolumità“.
Niente alcol e droga quindi all’origine dell’incidente e nemmeno, come si era ipotizzato all’inizio, la prova che stesse parlando al cellulare, quando la sua auto ha urtato quella di Awatef Aboudihaj, provocando un tamponamento a catena.
I parenti della vittima hanno comunque chiesto alla ventottenne cantante 50 milioni di dollari, a titolo di risarcimento.
E’ il prezzo della libertà che la Norwood pagherà volentieri, ma chissà se la cifra basterà per mettere a tacere la sua coscienza e ad evitarle gli incubi notturni!