Ricordate il rabbino Shmuley Boteach, giunto anche in Italia per parlare del rapporto (e pubblicizzare il suo libro) con Michael Jackson? Bene. In una nuova e recente intervista, Boteach ha parlato del dottor Conrad Murray, rivelando ciò che crede essere importante da far conoscere per il pubblico.

Le dichiarazioni sono state riportate da PopEater:

Murray è un medico che ha agito essenzialmente come uno spacciatore ed ora nega ogni responsabilità nell’aver somministrato a Michael una vagonata di prescrizioni di droghe che hanno finito per ucciderlo. I bodyguards hanno già testimoniato: come anche gli operatori di soccorso, erano arrivati per cercare di salvare la vita a Michael, Murray invece pensava a raccogliere bottiglie e pillole per eliminarle dalla scena della tragedia.

Il rabbino si dice assolutamente stupito da un punto in particolare.

È oltre un un anno e mezzo che Michael è morto e non abbiamo ancora sentito nulla di chiunque altro ha facilitato la sua auto-distruzione. I professionisti che erano nel suo staff avevano la responsabilità di proteggerlo dal male, sia degli altri che da se stesso. Invece non è stato così: hanno perseguito il contrario, hanno permesso a Michael di accontentare la sua crescente dipendenza dalla montagna di farmaci prescritti, e sappiamo cosa è successo. E questo è uno dei motivi per cui mi sono allontanato da Michael, non sopportavo di vederlo stare sempre peggio e i dottori che continuavano a prescrivergli queste medicine.

Infine, un’ultima riflessione.

A giugno saranno passati due anni da quando Jackson è morto e il mondo è ancora in attesa di avere giustizia per il Re del Pop. È stata una vera tragedia che un performer se ne sia andato prima del tempo, molti fans sono convinti che Jackson aveva da dare molto più di quello che voleva realizzare, per non parlare del vedere i suoi figli crescere.

E la tragedia, insieme alle tante domande, continua.

Categorizzato in:

Stelle della Musica,

Ultimo aggiornamento: Gennaio 19, 2011