C’è una parte di suoi fan nel mondo che oggi si fermeranno per ricordarlo. Quattro anni fa – era il 25 giugno 2009 – Michael Jackson moriva a causa di un’overdose di Propofol. Le ultime terribili notizie ci parlano di un uomo distrutto, incapace di dormire per 60 lunghi giorni.
O, meglio, senza mai raggiungere il sonno profondo, conosciuto anche come “fase r.e.m.”, l’unico in grado di ristorare del tutto l’organismo.
A questa conclusione si è arrivati dopo un’attenta analisi dei sintomi manifestati dal Re del Pop nell’ultimo periodo. Problemi “compatibili con una totale privazione del sonno per un periodo prolungato”. Una cosa è certa: se una dose eccessiva del farmaco non lo avesse ucciso quel 25 giugno, sarebbe stata comunque mortale la mancanza di sonno.
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